Mostra fotografica STEM passion - Camera di Commercio di Verona, Verona 2022
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Pannello 1. IL PROGETTO
STEM passion. Un viaggio ispirato da Donne nella Scienza.
È un viaggio nel mondo delle Scienze della Vita
attraverso lo sguardo femminile.
È ispirato da donne protagoniste della ricerca scientifica
e dall’idea che non ci sono formule prestabilite per essere uno scienziato.
Si tratta di incontri che rivelano
passione,
eccellenza scientifica
e umanità.
Questo progetto è nato dal desiderio di mettere in luce le protagoniste del mondo della scienza, il cui contributo rischia di rimanere in ombra. Nel mio percorso professionale di ricerca scientifica ne ho incontrate molte. Questo mi ha ispirato a fotografare e intervistare scienziate leader nelle Scienze della Vita che lavorano in alcuni dei più importanti Istituti di Ricerca internazionali e Università. Mi affascina vedere come le donne contribuiscano insieme, ognuna nella propria unicità, al progresso scientifico e alla costruzione di un futuro migliore. Ciascuna di loro può costituire un esempio con cui le giovani generazioni possono relazionarsi e da cui possono trarre ispirazione.
Le donne sono un motore vitale del progresso scientifico e una risorsa immensa nell’area STEM (acronimo in inglese di: Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica). Nelle Scienze della Vita, oltre il 50% di laureati e dottorande sono donne. Si assiste poi a un abbandono graduale della carriera scientifica da parte delle donne e solo il 15-20% diventa professoressa e raggiunge posizioni decisionali (fonti: UNESCO Women in Science; EU She Figures 2021).
A livello mondiale, solo un terzo circa (33%) dei ricercatori sono donne (fonte: UNESCO Institute for Statistics). In Italia solo il 18,9% di studentesse sceglie corsi di laurea in materie scientifiche (fonte: Almalaurea 2021). L’evidenza di questi numeri sta aumentando la consapevolezza del mondo accademico e imprenditoriale e di conseguenza sta stimolando progetti volti ad accrescere la rappresentanza delle donne nelle materie STEM e in posizioni di leadership.
Nonostante gli sforzi, continuano a esistere pregiudizi e stereotipi relativi all’immagine di chi si dedica alla scienza. La visibilità delle donne STEM nei media è ancora bassa, con una percentuale di donne intervistate del 25-29% e con un tasso di citazione che è la metà rispetto agli uomini, anche nel giornalismo scientifico (fonte: Sara Reardon, Nature 2021).
Questo viaggio vuole rendere le storie e i contributi delle donne STEM più visibili al grande pubblico e accrescere l’attenzione sull’eccellenza e la leadership femminile in ambito scientifico. Con questo obiettivo, nel periodo compreso tra il 2019 e il 2020, ho fotografato e intervistato quaranta scienziate che lavorano con ruoli diversi in istituti di ricerca italiani e internazionali.
L’intento è di offrire dei modelli di ruolo innovativi, come esempi per favorire il superamento degli stereotipi di genere e lo sviluppo di una nuova generazione di giovani scienziate di successo.
Ogni giorno si presenta una nuova sfida nella vita di una ricercatrice, che ne stimola la curiosità e la passione, suscitando il desiderio di allargare i confini della conoscenza per cambiare il mondo. In questo consiste per me la bellezza del fare scienza. Mi piacerebbe che STEM passion costituisse un incoraggiamento per le future generazioni a intraprendere una carriera scientifica e in particolare per le donne a diventare leader nella scienza.
Pannello 2. IL VIAGGIO.
Ho visitato venti centri di ricerca biomedica in nove Paesi, viaggiando per lo pi da sola, con la macchina fotografica e con lo smartphone come registratore. Sono stata pertanto molto felice quando Claudia Cagliano mi ha accompagnato ad alcuni appuntamenti, contribuendo ad arricchire la nostra esperienza e ad approfondire le tematiche delle interviste.
Andare a incontrare le ricercatrici nei luoghi per loro più significativi, al di fuori dei laboratori di ricerca, mi sembrava il modo pi genuino per poter cogliere, oltre al loro lato professionale, qualche aspetto pi nascosto e sconosciuto del loro lato umano e della loro personalità. Collaborando nella scelta dell’ambientazione fotografica e ascoltando le loro storie, ho scoperto la loro passione non solo per la scienza, ma anche per la natura, per l’arte, per la storia, per gli sport più diversi e avventurosi o semplicemente il benessere quotidiano sperimentato nel contesto privato e familiare delle loro abitazioni. Nel corso del viaggio si è rafforzata in me la convinzione originaria che le scoperte di queste scienziate vadano assolutamente celebrate e rese note al pubblico allargato. Esse concorrono infatti alle grandi innovazioni in campo biomedico degli ultimi anni, dai successi della terapia genica per malattie genetiche ereditarie, alle terapie cellulari con cellule staminali in medicina rigenerativa, allo sviluppo di mini-organi umani come modelli per studiare le malattie e sperimentare nuovi farmaci, a nuove terapie antitumorali. Questo viaggio ha concorso a mettere in luce alcune delle numerose strade che si possono intraprendere dopo una formazione nell’ambito delle Scienze della Vita e il contributo fondamentale che ognuno, ad ogni livello, pu portare al progresso della conoscenza. Da ricercatrice mi sono trovata in un ruolo inusuale, non sempre facile da assumere. Analogamente mi immagino che non debba essere stato facile trovarsi dall’altra parte, a posare davanti al mio obiettivo. Ne sono risultati incontri speciali, con situazioni anche molto divertenti. Mi hanno emozionato la disponibilità e la fiducia con cui sono stata accolta, anche quando il progetto era solo agli esordi. È stato un piacere e un onore incontrare ciascuna di queste scienziate straordinarie. Un enorme ringraziamento va a tutte le ricercatrici che hanno partecipato e a tutte le persone che a diverso titolo, anche al di fuori del contesto scientifico, hanno sostenuto con entusiasmo questo progetto e ne hanno resa possibile la realizzazione.
Elisabetta Citterio. Autrice del progetto STEM passion.
BIOGRAFIA ELISABETTA CITTERIO. È biologa molecolare e fotografa. La sua ricerca si è sviluppata negli ultimi vent’anni in ambito internazionale intorno allo studio dei meccanismi molecolari di riparazione del DNA, per poter capire e curare meglio le malattie umane, in particolare il cancro. Accanto alla ricerca scientifica, ama esplorare il mondo intorno a lei attraverso la fotografia: per lei una magnifica opportunità di entrare in contatto con le persone, di imparare dagli altri e di rivelare la bellezza in ognuno di noi. È interessata al potere di trasformazione degli individui e della società. Laureata in Biologia presso l’Università di Milano, ha conseguito un dottorato di ricerca in Genetica Molecolare presso la Erasmus University di Rotterdam nei Paesi Bassi. Da allora, ha lavorato e diretto progetti di ricerca in Istituti nazionali e internazionali nei Paesi Bassi. È membro eletto di AcademiaNet. Attualmente è visiting researcher presso l’Università di Milano-Bicocca. Ha studiato fotografia presso Fotogram ad Amsterdam e Il Diaframma a Milano con Giuliana Traverso (Donna Fotografa). Si aggiorna costantemente seguendo workshop di fotografi rinomati, durante i quali ha esposto in mostre collettive.
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Sonorizzare STEM passion essenzialmente ha significato per me dare voce alle protagoniste degli scatti di Elisabetta Citterio, diventare complice del gesto fotografico che mette in luce non solo le scienziate coinvolte nel progetto ma, in senso più ampio, il contributo fondamentale delle donne in un contesto, come quello della ricerca scientifica, che nell’immaginario collettivo è ancora percepito come prevalentemente maschile. Elisabetta Citterio ha girato il mondo fotografando e intervistando quaranta donne che hanno scelto di dedicare la loro vita alla loro grande passione: la Scienza. Ho quindi chiesto che le scienziate, nella loro madrelingua, “dichiarassero” esplicitamente questa passione inviando un breve messaggio vocale da integrare all’interno del sound design dell’allestimento. Ho deciso di evidenziare, attraverso la scelta dei suoni, la “pulizia” visiva e l’essenzialità dell’architettura che caratterizza le aree espositive. La stessa “pulizia timbrica” dei suoni ha permesso ai frammenti vocali (compresi alcuni estratti di interviste) di collocarsi nello spazio in modo nitido ma al contempo di diventarne parte integrante, essere in qualche modo “scatti sonori”, frammenti di una realtà che ha bisogno e merita di essere disvelata.
Andrea Pozzoli. Compositore, produttore artistico, sound designer.
BIOGRAFIA ANDREA POZZOLI. Andrea Ha collaborato con numerosi artisti nazionali e internazionali, scrive musica per il teatro, il cinema e la danza ed è direttore artistico di Walking Trees Human Eco Rock Opera. Suona un’arpa celtica appositamente costruita per lui. Da molti anni, come cittadino e come artista, si dedica alla salvaguardia dell’ambiente. https://andreapozzoli.com/it/
Pannello 3.
“NON PUOI ESSERE QUELLO CHE NON VEDI” Marian Wright Edelman - Fondatrice e Presidentessa del Children's Defense Fund
STEM passion nasce da una comune visione: una rappresentazione più equa e paritaria delle donne attraverso trame narrative volte a costruire un futuro migliore.
Una visione trasformativa del contesto sociale - orientata a uno sviluppo più sostenibile, all’equità, alla pace e al progresso umano - impone di porre al centro l’uguaglianza di genere, che è un diritto umano fondamentale e non un semplice obiettivo a cui aspirare. Inoltre, richiede di poter attingere a tutti i talenti della cittadinanza, permettendo a ciascuno di definirsi “essere umano”, al di là delle categorie assegnate e delle aspettative legate al genere, che non deve essere considerato né un vantaggio né un impedimento nel compiere il proprio straordinario viaggio esistenziale e nel completare il proprio cerchio di realizzazione personale.
L’ispirazione è scaturita da una serie di evidenze e di constatazioni personali. Innanzitutto, il potenziale delle donne non è completamente realizzato ma persistono ineguaglianze di natura sociale, economica e politica, fortemente radicate a livello mondiale. In particolare, le donne sono sottorappresentate nelle discipline scientifiche. Vengono inoltre raffigurate in modo stereotipato nell’ambito dei media tradizionali e digitali, dell’informazione e della pubblicità̀. Abbiamo pertanto desiderato portare il nostro piccolo contributo per aiutare le nuove generazioni a crescere in un contesto più̀ paritario, in un’ottica di inclusione, di collaborazione e di valorizzazione delle differenze di genere.
STEM passion, nel celebrare l’eccellenza scientifica al femminile, si ispira all’obiettivo n. 5 per lo sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, che consiste nel raggiungere la parità di genere e l’empowerment femminile di tutte le donne e le ragazze, inteso come maggiore forza, autostima e consapevolezza delle proprie potenzialità.
Il progetto, in coerenza con NEXT Gen EU, è pensato in ottica di restituzione e di impatto sociale nei confronti delle future generazioni di donne, che si trovano a scegliere un percorso di vita e di carriera, con l’obiettivo di fornire loro una sorta di bussola, per orientarsi nel mondo, e dei modelli a cui ispirarsi, per non lasciarsi intrappolare dagli stereotipi di genere. L’obiettivo è quello di incentivare le ragazze a studiare le discipline scientifiche per acquisire competenze necessarie e sempre più indispensabili al rilancio e alla crescita del tessuto sociale, economico e produttivo del Paese in generale e, nello specifico, dei singoli territori in cui viviamo e operiamo.
Il principale ostacolo al cambiamento culturale è il persistere di un gender gap nella rappresentazione mediatica, che presidia l’immaginario collettivo e influisce sulla conoscenza della realtà e sui conseguenti stili di vita adottati.
In particolare, le narrazioni del mondo della scienza sono state, fino a tempi recentissimi, monocordi e discriminanti a livello contenutistico e formale, ritraendo modelli di riferimento non paritari e non rappresentativi della società attuale, veicolando stereotipi di genere difficili da sradicare, ostacolando così la formazione di nuovi atteggiamenti e comportamenti.
La diversità di genere, spesso imposta dalle norme culturali, è vissuta come limite inevitabile legato ai fattori biologici e a presunti comportamenti innati: sia le donne che gli uomini sono intrappolati e ingabbiati in ruoli culturalmente definiti.
Il concetto astratto di genere femminile, imposto dalla società e veicolato dai mezzi di comunicazione, deforma le aspettative delle giovani generazioni, inducendo spesso le donne, travolte dai pregiudizi interiorizzati, a sentirsi non all’altezza e ad autocensurarsi nella scelta dei percorsi di studio scientifici e dei conseguenti percorsi lavorativi e di carriera.
STEM passion vuole essere una riflessione sul mondo della scienza al femminile, introducendo una nuova forma di narrazione, che valorizza l’identità valoriale, la dignità culturale, l’eccellenza professionale e il ruolo sempre più ampio e poliedrico assunto dalle donne scienziate nel contesto attuale. Un contribuito per innovare l’immaginario collettivo, allargando le risorse simboliche disponibili a individui e collettività. Prefigura un’opportunità di trasformazione, attraverso il potere catartico delle immagini, e ambisce a innescare processi di cambiamento virtuosi.
L’amore per la scienza e la passione per le discipline STEM è il filo rosso che lega le storie di donne straordinarie.
In ogni volto e in ogni sguardo possiamo leggere la storia di una passione unica, originale, irripetibile. Nel suo viaggio di scoperta, Elisabetta Citterio ha considerato ogni singolo incontro come un’occasione speciale per svelare e rivelare la motivazione profonda che guida ciascun soggetto ritratto a fare scienza. Non è partita per il suo viaggio con un’idea prestabilita di un’immagine finale da realizzare, ma ha lavorato in una relazione stretta con ogni singola donna scienziata, cercando di portarne in luce la sua cifra esclusiva nell’interpretare l’avventura della ricerca scientifica.
Elisabetta orienta il suo sguardo sul mondo della scienza e, attraverso la sua personale storia, identità e sensibilità, lo racconta, e insieme testimonia il suo percorso, vede attraverso il suo occhio umano quello che il suo istinto e la sua esperienza la inducono a cercare.
Fotografa i volti femminili e, attraverso il suo sguardo e il filtro della macchina fotografica, cerca di esplorare e disegnare l’unicità di ognuna di loro, di penetrare nelle singole identità tirando fuori qualcosa di profondo nel tentativo di svelarne l’unicità: un’espressione, una fragilità, una forza, un’intimità.
Quello che vede è la proiezione di quello che ha dentro di sé, è traccia della sua storia e della sua esperienza disegnate sui volti delle donne ritratte: ogni volto parla della passione - la stessa che anima Elisabetta nella duplice veste di biologa e fotografa - per il meraviglioso mondo delle scoperte scientifiche. Immortala uno sguardo, sottraendolo al tempo naturale e irreversibile della sua scomparsa e dunque all’anonimato, restituendolo come un lascito alle nuove generazioni, perché possano trarre ispirazione nella costruzione del loro percorso di vita e professionale.
Mentre Elisabetta le fotografa, loro raccontano di sé, lasciano trasparire la loro umanità singolare e lei le ascolta e fissa una collezione di parole, desideri, sogni, speranze, disperazioni, delusioni e soprattutto passioni.
Ogni singola foto è un modo per affermare una nuova visione del mondo, in cui l’eccellenza scientifica può coesistere al femminile e al maschile.
La galleria di ritratti, supportata dal sound design di Andrea Pozzoli, collezione e miscela di voci e sonorità tratte dai loro diversi Paesi di provenienza, ha l’intento di creare uno spazio di coinvolgimento emozionale per ispirare, attraverso un incontro di sguardi, le future generazioni a divenire innovatrici e agenti di cambiamento a livello individuale e collettivo.
Claudia Cagliano. Coautrice del progetto STEM passion.
BIOGRAFIA CLAUDIA CAGLIANO. Docente e Consulente di Comunicazione. Laureata in Filosofia presso l’Università Cattolica di Milano, con specializzazione in Comunicazioni Sociali, ha conseguito il diploma Master in Comunicazione d’Azienda di UPA Ca’ Foscari di Venezia. Ha lavorato nel settore dell’advertising, in alcune delle principali agenzie pubblicitarie internazionali, gestendo progetti di comunicazione a livello strategico e creativo. Ha inoltre svolto attività di training manageriale e coaching di gruppo. È docente presso IED - Istituto Europeo di Design di Torino e presso il corso Academy - Laurea in Scrittura e contemporary humanities di Scuola Holden. È membro del Network Athena della Fondazione Pubblicità Progresso. Si occupa delle tematiche relative allo sviluppo sostenibile e all’innovazione sociale e in particolare all’empowerment femminile, interessata a indagare il rapporto tra comunicazione, media e formazione degli stereotipi di genere.
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